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Il Distretto rurale diventa biologico

Il Distretto Rurale della Val di Cecina ha ottenuto il riconoscimento della Regione Toscana. Soddisfazione per presidente e consiglio direttivo

Foto di repertorio

Il Distretto Rurale della Val di Cecina, riconosciuto con decreto della Regione Toscana n. 19942 del 4 dicembre 2019, ai sensi della L.R. n. 17/2017 “Nuova disciplina dei distretti rurali”, aveva previsto all’Azione 6 del Progetto Economico Territoriale la volontà di ottenere il riconoscimento anche come Distretto Biologico.

Per questo motivo e accogliendo la proposta di collaborazione avanzata dall’Associazione Coordinamento Toscano Produttori Biologici, è stato attivato l’iter per la ideazione e progettazione del Distretto Biologico per il quale, con Decreto n. 12510 del 22/6/22, è giunto il riconoscimento ufficiale della Regione Toscana.

Il presidente, Stefano Berti, a nome di tutto il Consiglio Direttivo e dei soci del Distretto ha espresso la piena soddisfazione per l’importante risultato ottenuto e per il continuo rafforzamento e gli importanti risultati che l’azione del Distretto ha già conseguito in questi primi due anni di vita.

“Il modello agricolo biologico ha fra i suoi obiettivi peculiari il miglioramento del suolo, la tutela della biodiversità e delle acque e il benessere animale. Tutti elementi che concorrono al contrasto al cambiamento climatico e alla conservazione della natura, rendendo più resiliente l’agricoltura. L’approccio agro ecologico è determinante per affrontare efficacemente la sfida climatica ed arrestare la perdita di biodiversità, con miglioramenti in termini di occupazione e sviluppo rurale sostenibile. - ha commentato - In questo quadro di obiettivi l’organizzazione dei soggetti territoriali in Distretti Rurali e, particolarmente in Distretti Biologici, rappresenta un passaggio strategico, sia in termini di differenziazione territoriale, per accrescere la reputazione, la professionalità degli operatori di un territorio e la competitività dell’intero sistema, che per sviluppare appieno le strategie di sviluppo dal basso e la partecipazione”.

“Desidero inoltre ringraziare Giacomo Sanavio e GreenGea snc per il lavoro di supporto tecnico, per l’ideazione e la scrittura del Progetto economico territoriale integrato, strumento alla base del riconoscimento regionale”, ha concluso Berti.