Cronaca

Stop spaccio nei boschi, sindaci chiedono aiuto

I sindaci di Montescudaio, Guardistallo e Casale Marittimo hanno chiesto aiuto al prefetto. "Ascoltati in un confronto costruttivo"

Foto di repertorio

"Da molto tempo ormai noi sindaci di Montescudaio, Guardistallo e Casale Marittimo cerchiamo di contrastare il problema dello spaccio nei boschi con tutti i mezzi a nostra disposizione per la difesa e la tutela del nostro amato territorio. Abbiamo interessato il Prefetto e chiesto udienza al tavolo Provinciale per l'ordine e la Sicurezza Pubblica, luogo adatto di coordinamento per il contrasto di questo tipo di situazione. Siamo stati ascoltati in un confronto costruttivo con esponenti di massimo livello".

Così i sindaci di Montescudaio, Guardistallo e Casale Marittimo hanno aggiornato rispetto alla richiesta di aiuto per contrastare il problema dello spaccio di droga nei boschi del territorio lungo le strade che da Cecina portano ai Comuni dei Colli marittimi.

Al tavolo convocato dalla prefetta di Pisa Maria Luisa D’Alessandro e al quale oltre ai tre sindaci hanno partecipato, il questore Gaetano Bonaccorso, il comandante provinciale dei carabinieri di Pisa colonnello Mauro Izzo, il generale della Guardia di Finanza di Pisa Massimo Benassi e il comandante della polizia provinciale di Pisa Daniele Serafini. Da qui il piano di una serie di azioni di disturbo e deterrenza anche se non ci sono strumenti normativi per contrastare efficacemente lo spaccio.

Verranno svolti però mirati controlli sia sulle strade ma anche nei boschi dove si ripercuote anche una situazione di degrado incontrollato e abbandono dei rifiuti.

Un fenomeno, quello dello spaccio di droga nelle aree boschive che interessa anche aree del territorio. Nel corso delle scorse settimane aree sono stati segnalati smantellamenti di bivacchi abbandonati anche nei boschi di Rosignano Marittimo e Castagneto Carducci. Era il 2016 quando episodi simili erano stati denunciati in Val di Cornia.