Attualità

Alternanza scuola-lavoro volano dell'occupazione

L'assessore regionale all'istruzione Grieco ha lodato l'esperienza cecinese in cui istituti superiori e aziende collaborano per il futuro dei giovani

"Finalmente una sede dove si possono ascoltare le esperienze da chi vive in diretta le esperienze di alternanza scuola-lavoro e non al solito di qualche addetto ai lavori che le progetta; una possibilità di dialogo autentico per capire e aggiustare il tiro se se ne valuta l'opprtunitàe". L'assessore regionale all'istruzione e formazione Cristina Grieco ha presenziato all'incontro con i giovani dell'alternanza scuola-lavoro offerta a Cecina nell'ambito del seminario Per un nuovo dialogo tra scuola e aziende, organizzato dall'Isiss Marco Polo nel palazzetto dei congressi. Hanno partecipato anche l'onorevole Grazia Rocchi, relatore della VII Commissione parlamentare, e il direttore generale Ufficio scolastico Regionale per la Toscana Domenico Petruzzo.

Il seminario ha evidenziato esperienze significative condotte dai giovani nei settori di intervento sull'ambiente, sul commercio e sulla comunicazione. Come quella condotta da un gruppo di giovani in un grande centro commerciale, che li ha visti comporre un percorso completo di comunicazione e commercializzazione di un prodotto a chilometri zero come il carciofo violetto della Valdicornia.

"Se sono evidenti certi meccanismi di blocco dell'accesso dei giovani al mondo del lavoro, che causano alti tassi di inoccupazione, e dall'altra parte di una spesso inutile ricerca da parte delle aziende di professionalità appropriate per il loro ciclo produttivo – ha proseguito Grieco –, appare essenziale costruire un'alleanza stabile tra scuola, organismi di formazione e imprese per la creazione di filiere formative virtuose, in grado di giungere a momenti condivisi di progettazione degli interventi formativi. Qui posso confermare tutto l'impegno della Regione, che ha portato l'investimento in alternanza scuola-lavoro 2014-2020 a oltre 6 milioni, tutti in attività già in linea col decreto Buona scuola, rispetto ai precedenti un milione e 700mila euro quasi tutti destinati a sole attività di tutoraggio".