Attualità

Usura e tutto quello che non va a Castagneto

L'appello del sindaco Scarpellini e di varie associazioni tra cui Libera. L'incontro per parlare delle zone d'ombra del territorio

Ormai da alcuni anni le forze del’ordine e la magistratura livornesi hanno avviato importanti operazioni giudiziarie di contrasto a fenomeni criminali nel territorio di Castagneto Carducci con diramazioni in altri Comuni circostanti.

Sotto indagine usura, tenori di vita non corrispondenti ai redditi dichiarati, altro ancora, da cui i recenti provvedimenti di confisca, sulla base della normativa antimafia, di beni immobili e mobili per oltre quattro milioni di euro.

Che cosa sta accadendo in questi territori? Di questo hanno discusso nel corso di un incontro, sollecitato dal presidio di Libera “Rossella Casini” di Castagneto e San Vincenzo che si è svolto nei giorni scorsi a Donoratico, il sindaco di Castagneto Carducci, Sandra Scarpellini, e i rappresentanti locali del centro di solidarietà Monica Cruschelli, Caritas, Auser, Legambiente, sezione soci Coop, Consulta per l’ambiente e Libera.

La fragilità della coesione sociale che questi fenomeni malavitosi mettono in luce è stata al centro delle riflessioni dei presenti: dalle condizioni di vita (precarietà abitativa) e di lavoro con super sfruttamento di molti immigrati alle difficoltà nella gestione dei profughi, una realtà abitativa fortemente condizionata da attività immobiliari poco chiare (ben 14 sono gli appartamenti attualmente confiscati solo a Donoratico, a cui se ne aggiungono altri Cecina, San Vincenzo, Campiglia) e strumento di arricchimento e inquinamento dell’economia locale, vicende di usura accertate e portate a processo dove le vittime manifestano timori nel denunciare gli usurai, spaccio di droga che coinvolge molti giovani e piccoli spacciatori locali con un livello di microcriminalità preoccupante, esercizi pubblici colpiti con provvedimenti amministrativi per una presenza costante tra i clienti di pregiudicati e persone segnalate agli organi di polizia, ed altro ancora.

“E’ una situazione che - hanno affermato i partecipanti all’incontro - ci richiama tutti alla responsabilità di affrontare con onestà e serietà fenomeni da contrastare e rigettare per fare sì che non macchino e infanghino i tantissimi cittadini e imprenditori onesti che vivono e lavorano a Castagneto Carducci, che con il loro impegno e partecipazione hanno contribuito a costruire una comunità democratica e onesta, impegnata nella solidarietà sociale e in un sviluppo rispettoso dell’ambiente e dei diritti. Per queste ragioni siamo convinti che i nostri concittadini risponderanno positivamente all’invito a non voltarsi davanti a questi fenomeni, ad affrontarli insieme alle istituzioni e alle associazioni nel corso degli incontri pubblici che organizzeremo prossimamente, in primo luogo per conoscerli, analizzarli e capirne la ragioni del loro verificarsi, e poi per isolarli e rigettarli, a partire dai comportamenti quotidiani dei singoli, delle imprese e della società nelle sue diverse forme organizzate. Alle forze dell’ordine e alla magistratura va il nostro ringraziamento per la volontà che sta dimostrando nel contrastare il malaffare, a loro garantiamo il nostro impegno affinché le situazioni che hanno determinato queste vicende malavitose vengono affrontate, risolte e superate".