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Bolgheri, territorio e nome senza eguali

Così il Tribunale dell’Unione Europea si è espresso in maniera definitiva e inequivocabile contro il marchio Bolgaré di una azienda in Bulgaria

C’è una sentenza che mette fine alla vicenda. Il Tribunale dell’Unione Europea si è espresso in maniera definitiva e inequivocabile contro il marchio Bolgaré che un’azienda vinicola della Bulgaria aveva depositato presso l’Ufficio marchi europeo, l’Euipo, nella classe dei prodotti alcolici. 

Il Tribunale comunitario ha respinto l’impugnativa che l’azienda bulgara ha fatto nei confronti del Consorzio Bolgheri ritenendola manifestamente infondata. La sentenza evidenzia infatti che il marchio Bolgaré è idoneo a evocare, nella mente del pubblico di riferimento, la Dop Bolgheri e per questo non può essere accettato.

“E’ la sentenza che ci aspettavamo perché Bolgheri non è un gioco di parole. Bolgheri è un territorio irripetibile che esiste solamente in quel nome, lo stesso nome di un prodotto che solo questa terra ci offre, frutto di un saper fare e una tradizione uniche”, ha commentato con soddisfazione l’assessora regionale all’agroalimentare Stefania Saccardi.

“Con questa decisione - ha aggiunto Saccardi - l’Ufficio marchi europeo conferma che la Toscana e il ‘made in Tuscany’ non rappresentano una mera questione di difesa di cortile ma sono la risposta a chi ha bisogno di trovare un prodotto di qualità che si associa a bellezza, storia, valore: le 66 aziende associate del Consorzio. Tutto questo è Bolgheri, ben altro e ben oltre maldestri tentativi di ingannare qualche sprovveduto. Questa sentenza segna un precedente fondamentale per la protezione delle Doc e delle Dop/Igp toscane e italiane”.