Finalmente una buona notizia dal territorio: "Ci sono anche turisti che non si lasciano prendere dalla psicosi, magari leggono attentamente giornali e web e sanno che in fondo pericoli mortali non se ne corrono". Fabio Siuni, imprenditore e presidente della delegazione di Castagneto di Confcommercio, reagisce con fiducia e ottimismo alla prima prenotazione in epoca Coronavirus. "Una famiglia di americani ha prenotato ieri per inizio maggio, in barba alla psicosi, e ci aspettiamo sinceramente che le prenotazioni tornino a fioccare dopo i primi giorni di isteria di massa. La paura è sicuramente da capire e giustificare ma per il bene di tutti limitiamo gli allarmismi".
"Del resto - aggiunge il direttore provinciale Federico Pieragnoli - presto capiremo che di Coronavirus si guarisce, accetteremo che alcune precauzioni delle istituzioni sono state prese in via cautelare, alcune da eccesso di zelo, e il Paese ricomincerà a produrre, uscire, prenotare, ricevere turisti. Il problema, però, è che già senza allarmi sanitari le strutture ricettive lavoravano sul filo del rasoio, strette tra crisi economica, riduzione dei consumi, imposte altissime. Già solo un mese di disdette e prenotazioni risicate può mettere in ginocchio un sistema e i suoi occupati."