Cronaca

La sicurezza a Marina di Cecina

Accesso ai pennelli antierosione: dopo mesi dalla loro ultimazione compaiono solo ora gli avvisi 'attenzione scogliere in assestamento'

Ordinanze ignorate, pericoli non segnalati, competenze non chiarite, funzionari responsabili latitanti. Sono questi gli argomenti che Vincenzo Cerrone, Dirigente del Dipartimento Toscana di Sociologia, affronta durante i convegni in giro per l’Italia e su cui anche Alessandro Lucibello Piani, in qualità di consigliere comunale di Insieme per Cambiare a Riparbella, è molto attivo.
"Gli Amministratori Locali - scrivono Cerrone e Piani - affrontano spesso con superficialità la sicurezza e pensano di rimaneggiare le norme reinterpretandole nel tentativo di adeguarle alle esigenze dei consensi elettorali".
"A Marina di Cecina - spiegano - è l’accesso ai pennelli antierosione a tenere banco: dopo mesi dalla loro ultimazione compaiono solo ora gli avvisi 'attenzione scogliere in assestamento'. Ad una prima analisi gli avvisi sembrano in evidente contrasto con l’ordinanza n. 14 emessa a giugno a firma dell'ex sindaco Benedetti, che vieta, per tutta la stagione balneare 2014, il transito e la sosta sulle scogliere per motivi di sicurezza stante la fase di assestamento. La sola indicazione di un pericolo invece permette, con le dovute cautele, l’accesso".
"Recentemente il Sindaco Lippi - scrivono i due - ha dichiarato di avere provveduto a predisporre adeguata segnaletica essendo i pennelli ancora aree di cantiere e di voler renderli fruibili per la prossima stagione. Questo è un altro punto che merita un approfondimento: si tratta di aree di cantiere oppure no? Secondo Cerrone e Piani "questa differenza è sostanziale considerato che l’accesso dei non addetti ai lavori nelle zone corrispondenti ad aree di Cantiere deve essere severamente impedito mediante recinzioni robuste e durature dotate di apposita segnaletica di divieto e l’ordinanza del Sindaco sarebbe inutile in quanto il responsabile della sicurezza è un altro soggetto, il Direttore del Cantiere".
Secondo i due "emergono contraddizioni inaccettabili trattandosi della sicurezza dei cittadini sulla quale non si dovrebbe mai scherzare e la confusione che regna sulla vicenda rappresenta un ottimo esempio di pessima gestione della prevenzione dei rischi, soprattutto se, come affermato negli atti, i rischi ci sono". "Ci lamentiamo ogni giorno - spiegano - perché i cittadini sono indisciplinati, poco inclini al rispetto delle norme e del buon senso, poi sono proprio i nostri amministratori a proporre questi esempi di anarchia e illogicità e scarica barile delle responsabilità, allora si capisce bene perché, da cittadini, si reagisca ignorando le disposizione di divieto".
"Chi vive la spiaggia - si legge ancora nella nota - vede quanto i turisti sono attirati e persino invitati a fare due passi sui pennelli e per i giovani l'idea di un tuffo dalle rocce è cosa normale ma in questo caso sarebbe atto pericolosissimo atteso che i pennelli degradano piano piano e l'acqua torbida non permette di vedere che non c'è la profondità per tuffarsi, ovviamente nessun ha segnalato nulla e se i pennelli fossero vietati si potrebbe capire ma se sono aperti no".

Vincenzo Cerrone e Alessando Lucibello Piani invitano "il Sindaco Lippi a far chiarezza, subito e soprattutto a non farsi condizionare dai timori che questi temi danneggino il turismo perché se poi capita un grave incidente che si poteva evitare cosa gli racconta ai turisti?".
Fonte: Vincenzo Cerrone e Alessando Lucibello Piani