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Campeggi: Nocentini risponde al Comune

La delibera regionale vuole "mantenere rigidamente integro il concetto di temporaneità e amovibilità delle strutture ricettive presenti nei campeggi"

L'assessora regionale al turismo Sara Nocentini risponde alla chiamata in causa fatta dal Comune di Bibbona in materia di campeggi. Un Comune che ha emesso, in ottemperanza alle normative vigenti, 12 ordinanze di sgombero per 1600 case mobili fuorilegge da rimuovere nei campeggi ed ha invocato un ripensamento forte da parte di Regione ed enti statali sulla regolamentazione del comparto extra alberghiero.

"La Regione, in accordo con le associazioni di categoria - spiega Nocentini in una nota - non ha mai smesso di seguire con la massima attenzione tutta la complessa materia legata alla presenza nei campeggi toscani di strutture amovibili". "Questo - prosegue - sia a livello nazionale, dove è stata più volte puntualizzata la posizione della Giunta regionale rispetto alle varie posizioni espresse in merito al codice dell'edilizia; che a livello regionale, intervenendo l'aprile scorso con una specifica circolare in merito alla corretta interpretazione delle norme nazionali sulla presenza nei campeggi toscani di strutture amovibili. Cioè case mobili e accessori di tende e roulotte". 

"Di fatto - chiarisce l'assessora - la delibera riconosce la possibilità per i gestori di mantenere in essere nei periodi di chiusura delle strutture ricettive sia le case mobili, sempre nei limiti del rispetto del massimo 40 per cento della superficie in concessione, che i cosiddetti accessori di tende e roulotte. In sostanza, si tratta, secondo l'atto della Giunta, di mantenere rigidamente integro il concetto di temporaneità e amovibilità delle strutture ricettive presenti nei campeggi".

"La proposta di revisione della legge 42, che è in fase di redazione - aggiunge - per i campeggi (all'articolo 29) recepisce in forma sintetica queste indicazioni, ma non prevede, né potrebbe, novità di rilievo rispetto a quanto già deliberato".
"Ricordo, infine che ai Comuni - conclude la Nocentini - resta la competenza delle autorizzazioni di insediamento dei campeggi, nel rispetto del territorio e del contesto paesaggistico".

Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa