Attualità

Un bazar sulla staccionata dell'oasi dunale

Il vicepresidente del Wwf Livorno Gualerci ha riportato la segnalazione di un cittadino alla spiaggia del Gineprino: "Sindaco e polizia intervengano"

Teli da mare stesi e messi in vendita alla staccionata che protegge le dune, come un bazar. E' quel che succede alla spiaggia del Gineprino a Marina di Bibbona e che un cittadino ha portato all'attenzione del Wwf di Livorno. Una situazione che è stata ripresa e denunciata dal vicepresidente dell'associazione Stefano Gualerci che l'ha definita "una storia di degrado e mancanza di sensibilità".

"Vogliamo ricordare - ha commentato Gualerci in una nota stampa - che l'oasi dunale del Gineprino, come quella della fossa Camilla, sono intitolate allo storico attivista del Wwf Raimondo Stiassi che tanto ha contribuito per la loro tutela e realizzazione. A lui è dedicata la manifestazione di pulizia dell'arenile che si svolge la terza domenica di febbraio (Giornata del fratino), giunta alla nona edizione. Pertanto fa male vedere una assenza totale di rispetto non solo per tale ambiente naturale, ma sopratutto per il lavoro e la memoria di chi si è battuto per la loro tutela. Oltre a chi se ne approfitta e con menefreghismo oscura la memoria di Raimondo, c'è da fare presente anche la numerosa presenza di cani liberi in un tratto di spiaggia non a loro dedicato, che mette a rischio il delicato ambiente dunale che non deve essere in alcun modo calpestato e danneggiato, il tutto in ottica di tutela e protezione dell'arenile dall'erosione del mare. Pertanto - ha concluso Gualerci - come Wwf Livorno chiediamo al sindaco di Bibbona e alla polizia municipale di intervenire e far cessare tale forma di illegalità e mancanza di rispetto verso un luogo simbolo e di notevole importanza ambientale".