Attualità

Caro bollette mette ko il turismo

"Rischio chiusura anticipata stagione estiva", i Comuni del G20spiagge denunciato le difficoltà del settore e si appellano alla politica

Foto di repertorio

I Comuni del G20s, di cui fanno parte anche Bibbona, San Vincenzo, Viareggio e Castiglione della Pescaia, denunciano la drammatica situazione in cui si trova l'intero settore turistico a causa del caro bollette.

"Quella che sembrava, dopo 3 anni di pandemia, una delle stagioni estive da record per le presenze turistiche su tutte le spiagge italiane, con l’arrivo delle bollette sta dimostrando tutta la debolezza del nostro sistema energetico: il G20Spiagge, l’Associazione dei principali comuni balneari del Paese, chiede al Governo degli interventi immediati", si legge in una nota che annuncia una lettera al Presidente Draghi e indirizzata idealmente a tutti i partiti per prendere una posizione precisa in questa campagna elettorale. 

“Una preoccupazione che inizia a trasformarsi in realtà stando alle notizie riportate dalla stampa locale in merito alle chiusure paventate chiusure anticipate delle attività commerciali. Il settore turistico – ha sottolineato il sindaco di Bibbona, Massimo Fedeli – è uno dei comparti trainanti della nostra economia, locale e nazionale, e dopo questi anni di pandemia non è possibile assistere e rimanere impassibili di fronte a questa che assume tutti i tratti di una nuova emergenza nazionale”.

Per i sindaci del G20spiagge sarebbe opportuno istituire un fondo per calmierare i costi energetici.

"Se non ci sono interventi decisi ed immediati attraverso un fondo di sostegno, noi ci troveremo con gli operatori turistici che chiuderanno prima, che rinunceranno all’allungamento della stagione estiva provocando una fin troppo evidente ricaduta sull’occupazione, sulla economia di intere comunità turistiche e, ovviamente, ricadranno anche sui bilanci dei nostri comuni. Una rovinosa caduta dopo una delle stagioni più positive da sempre. Così mancheranno nuovi investimenti in questo importante comparto economico che verranno assorbiti dagli enormi guadagni delle compagnie energetiche: un vero peccato e, forse, una vera ingiustizia”, hanno concluso.