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Attualità mercoledì 04 novembre 2015 ore 13:10

Sanità: Volterra chiede di passare da Pisa a Siena

Approvato a maggioranza in Consiglio comunale il documento: passaggio all'Area Vasta Sud-Est, difesa dell'ospedale e protocollo d'intesa con i sindaci



VOLTERRA — Una seduta fiume che è andata avanti fino alle prime ore di stanotte, 4 novembre, in una Sala di Palazzo dei Priori gremita. Tanti gli interventi al Consiglio comunale aperto sulla sanità in programma ieri sera a Volterra e molto partecipato.

Presenti, oltre ai consiglieri comunali volterrani di maggioranza e opposizione, i sindaci e alcuni consiglieri di Pomarance, Castelnuovo e Montecatini Val di Cecina, gli esponenti delle forze politiche locali, Consiglieri regionali di Lega Nord e Movimento 5 Stelle, il parlamentare del gruppo misto Artini, il vescovo Alberto Silvani, i vertici della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Volterra, le associazioni in difesa dell'ospedale, una delegazione dei lavoratori della Smith e tanti cittadini.

Un consiglio partecipato perchè molto sentito è il tema della sanità, con la legge regionale con la riforma delle Aree Vaste e con le firme del referendum abrogativo, e alla luce del decreto Balduzzi. Tema della sanità e dell'ospedale di Volterra, che è stato praticamente l'argomento centrale della serata nei vari interventi. E' unanime la volontà di difendere il presidio ospedaliero della città etrusca e di mantenerlo aperto, per garantire il diritto alla salute dei cittadini, ma anche per salvaguardare i posti di lavoro, in un momento in cui la crisi in Val di Cecina morde. Diverse sembrano però le strategie per la tutela del nosocomio da un punto di vista degli schieramenti politici.

E allora, al termine del Consiglio aperto di zona, l'assise volterrana si è trovata a discutere un ordine del giorno proposto dalla giunta Buselli, che "chiede l'inserimento della Zona Alta Val di Cecina e dell'ospedale di Volterra nell'ambito dell'Area Vasta Sud Est", vale a dire lasciare quella Nord-ovest Toscan (Asl 1 di Massa e Carrara, 2 di Lucca, 5 di Pisa, 6 di Livorno, 12 di Viareggio) per quella con Siena, Arezzo e Grosseto.

Il documento è stato approvato con i voti della maggioranza della lista civica di Uniti per Volterra. Hanno lasciato l'aula il Gruppo consiliare Volterra Futura e il Consigliere Lonzi del gruppo misto, mentre Progetto Originario si è astenuto.

Il documento approvato chiede, inoltre, "il coinvolgimento delle amministrazioni locali nei percorsi legislativi in materia di sanità e sociale" e alla Regione "che siano mantenuti gli attuali standard e le unità operative complessive esistenti nel presidio ospedaliero di Volterra". Infine, dà mandato al sindaco "di approfondire tutti gli aspetti legati alle modifiche e concordare con gli altri sindaci dell'Alta Val di Cecina un protocollo d'Intesa, da sottoporre alla Regione, in cui si formalizzino le istanze della zona".

Protocollo che, con ogni probabilità, arriverà anche dopo aver sentito i 'cugini' della Valdelsa e dell'area senese, con i quali si dovrebbe avviare il percorso di 'fusione'. Al momento i sindaci della Valdicecina ribadiscono la volontà di tutelare il nosocomio volterrano e di lavorare per una soluzione che permetta di salvaguardarlo, insieme ai servizi territoriali.

In soldoni, con il cambio di Area Vasta, si vorrebbero cercare i numeri per fare rete con l'ospedale di Campostaggia, a Poggibonsi, che dista una trentina di chilometri da Volterra. Come ha spiegato il sindaco Marco Buselli, "con il decreto Balduzzi che prevede un ospedale ogni 80mila abitanti, il presidio di Volterra non ha speranze". "L'ospedale di Cecina ha cercato i numeri con Piombino e ora hanno un bacino di 100mila abitanti - ha detto il primo cittadino - quella delle Aree Vaste è una roulette russa, al di là dell'Area Vasta bianca, rossa, o verde, non sappiano se questa ci salverà". "Perchè andiamo con Siena? - ha aggiunto Buselli - perchè con Pontedera la rete non ha mai funzionato. Chiediamo alla Regione una legge che ci dica che il nostro territorio ha diritto ad un presidio ospedaliero vero".

Per il centro sinistra, invece, la necessità di un approfondimento sul cambio di Area Vasta e da qui l'abbandono dell'aula di questa notte, dopo la mozione approvata all'unanimità pochi giorni fa in cui si dava mandato al sindaco di lavorare per le opportune valutazioni, prima di procedere alla decisione. Il segretario del Pd Bettini ha letto al Consiglio una lettera inviata dai Consiglieri Regionali pisani del Pd Mazzeo, Nardini e Pieroni. "La legge di riforma sanitaria andrà all'esame della commissione consiliare dopo il 10 novembre - scrivono - ci sarà un primo momento in cui verrà discussa la riorganizzazione del sistema, mentre solo all'inizio del prossimo anno sarà affrontato il tema delle nuove zone distretto". Per i Consiglieri regionali Pd la strada da percorrere è quella di "un confronto serio e approfondito con la Regione e i sindaci che cerchi di capire quali conseguenze avrebbe l'inserimento in una nuova Area Vasta di un sistema integrato come quello di Volterra".

Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata


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