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Attualità sabato 11 ottobre 2014 ore 15:55

Sanità: respinte le proposte dei comitati

Tra le richieste la reperibilità pediatrica nei notturni e nei festivi nell’Alta Val di Cecina



VAL DI CECINA — Il Comitato Regionale Emergenza Sanitaria Toscana, la Rete dei Comitati e dei Movimenti Toscani di cui fanno parte anche le associazioni volterrane 'Difendiamo l’ospedale' ed 'SOS Volterra' e il Comitato pro ospedale di Cecina, si vede respinti dalla IV Commissione Sanità, tutti gli emendamenti al “Piano Sociale e Sanitario Integrato Regionale 2012-2015”, proposti dai Comitati civici tramite la consigliera regionale Monica Sgherri.

"In quegli emendamenti - scrivono i Comitati - abbiamo chiesto la presenza di un Pronto Soccorso efficiente nei piccoli ospedali di prossimità e che il servizio di elisoccorso non sostituisca il rispetto dell’ora d’oro con ambulanza, in considerazione del fatto che l’elicottero non può intervenire in condizioni meteorologiche avverse o di notte".
"Abbiamo chiesto - prosegue la nota del CREST - che nei piccoli ospedali sia garantita la presenza di un pediatra h12 e reperibile nei notturni e nei festivi e di un ginecologo in grado di garantire alle partorienti tutti gli esami e i controlli previsti dal libretto-ricettario regionale di gravidanza, nonché la presenza di un ginecologo/a e/o ostetrica/o, reperibile al Pronto Soccorso, per l’accompagnamento in caso di urgenza al reparto di ostetricia dell’ospedale più vicino". "Abbiamo chiesto che in questi presidi - aggiungono - si sviluppi una disciplina specialistica che sia attrattiva e qualifichi l’ospedale all’interno della rete assistenziale dell’Azienda Sanitaria Locale".
L'interpretazione della rete dei comitati e movimenti alla bocciatura degli emendamenti che riguardano varie località della regione, lascia spazio a poche interpretazioni: "in Toscana evidentemente è troppo chiedere un Pronto Soccorso a San Marcello Pistoiese, un pediatra reperibile nei notturni e nei festivi nell’Alta Val di Cecina, è chiedere troppo che in Lunigiana non si rischi più di nascere in ambulanza o che si sostituisca il primario anestesista fra pochi mesi in pensione per scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso".

Fonte: Comitato Regionale Emergenza Sanitaria Toscana - Rete dei Comitati e dei Movimenti Toscani


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