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Attualità venerdì 13 febbraio 2015 ore 03:30

La prima unità cinofila per la ricerca di dispersi

​Una bella storia quella di Sandro Cheli e del suo Teo: mettersi al servizio della comunità per passione e per puro spirito di volontariato



POMARANCE — “Teo nella vita di tutti i giorni è un normale cane 'da salotto', gioca con mia figlia, sta in casa con noi e fa le cose che fanno tutti gli altri animali domestici, ma grazie all'addestramento ora è uno dei pochi cani in Italia accreditati per la ricerca delle persone disperse, sicuramente l'unico nel nostro territorio”. Con soddisfazione Sandro Cheli di Montecerboli, frazione del Comune di Pomarance, racconta il traguardo che ha raggiunto insieme al suo labrador nero, al termine di un percorso di addestramento che dura ormai da due anni e mezzo e che continuerà ancora. Teo e Sandro, infatti, sono la prima unità cinofila della Val di Cecina accredita dall'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana  per la ricerca di dispersi in superficie.

Cheli, volontario da anni dell'Anpas, la Pubblica Assistenza dell'Alta Val di Cecina ha avuto l'idea proprio a partire dalla sua esperienza diretta: “negli ultimi anni durante le attività di protezione civile, abbiamo eseguito circa 20-25 interventi per la ricerca di persone; le prime ore sono cruciali e l'aiuto di un cane addestrato può essere fondamentale per trovare una persona ancora viva”.
Tutto è iniziato oltre due anni fa, quando Sandro ha preso da un allevamento Teo, un bel cucciolo di labrador di 3 mesi. “Ho iniziato sin da subito un percorso di addestramento presso la HBDD di Rosignano Marittimo – spiega Cheli – una scuola speciale dove con l'istruttore Giacomo Micheli ho iniziato a lavorare con Teo per poter diventare un'unità cinofila per il soccorso di persone”. “E' un centro molto particolare quello di Rosignano – racconta - si occupa anche di preparare cani in grado di aiutare i militari nella ricerca di indizi sulle scene del crimine e collabora con le forze dell'orine in tutta Italia”.

Il metodo utilizzato da Teo per la ricerca di un disperso, come insegnano alla Human Blood Detection Dog di Rosignano, non si basa sugli odori di una persona facendo annusare al cane un vestito dello scomparso che poi il cane deve cercare. “I cani come Teo durante la ricerca di persone in un'area circoscritta – spiega Sandro – semplicemente abbaiano e segnalano al conduttore quando trovano una qualsiasi persona sdraiata, seduta o su un albero e rispondono a semplici comandi”.“Ci tengo a precisare che i metodi utilizzati per l'addestramento e per la ricerca – dice Cheli – sono assolutamente non violenti e non coercitivi: per Teo è come un gioco; questo è un tipo di addestramento che si basa sugli abbinamenti e sulla ricompensa, nel suo caso una semplice pallina”. “Non si deve mai usare la violenza con i cani – prosegue – Teo nella quotidianità è un cane come tutti gli altri: l'attività di ricerca delle persone la fa, proprio perchè così è stato addestrato, solo quando io mi metto la divisa dell'Anpas e a quel punto capisce che per lui inizia il gioco; purtroppo per la persona scomparsa e per i suoi familiari, cercare un disperso è tutt'altro che un gioco”.

Dopo questo lungo allenamento, sabato scorso a Serravalle Pistoiese Teo e Sandro hanno superato l'esame per il rilascio del brevetto dell'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana. Per ottenere il brevetto, è necessario che non solo il cane sia preparato: anche il conduttore, che deve essere iscritto ad una associazione di volontariato, deve conoscere le nozioni di primo soccorso e altri rudimenti della ricerca di persone, come ad esempio saper leggere e trasmettere le coordinate.
“Una parte dell'esame è una vera e propria simulazione di una ricerca – racconta Cheli - in un'area circoscritta di 2 ettari c'erano due figuranti che facevano la parte delle persone scomparse e altri che facevano da elemento di disturbo, fingendosi soccorritori, proprio come accade nella realtà. Su 14 unità cinofile abbiamo passato l'esame in 3 e Teo, nonostante avessimo 20 minuti di tempo, ha trovato i 2 dispersi in meno di 6 minuti”.
“E' con questo stesso metodo delle simulazioni nel bosco – aggiunge - che è stato addestrato Teo con quella che si chiama la tecnica di ricerca a scovo con segnale di abbaio; molti mi hanno aiutato, come Bruno, Stefano, Roberto che sono venuti nel bosco a nascondersi e che voglio ringraziare”.
“E' stato un impegno importante per me da un punto di vista economico e di tempo – prosegue – nonostante il mio lavoro, andiamo due volte a settimana a 100 chilometri di distanza da casa per l'addestramento, ma l'ho fatto molto volentieri e continuerò a farlo”.

Adesso Teo e Sandro sono ufficialmente la prima unità cinofila per la ricerca di persone nell'Alta Val di Cecina, ma essendo accreditati possono essere chiamati in tutta Italia laddove ci fosse un disperso.
Cheli conclude con un appello: “se qualcuno fosse interessato a intraprendere questo percorso può contattarmi al numero: 3476918035”. “E' tutto volontariato e non ci sono rimborsi spese né per l'addestramento né per il veterinario – precisa - ma ritengo che sia una cosa bella mettersi al servizio della comunità e spero che altri seguano la mia esperienza”.

Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata


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