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Attualità sabato 22 agosto 2015 ore 01:01

Nuova ASL nord-ovest, le domande della UILFPL

Paolo Camelli segretario Uil Toscana Costa esprime le perplessità sulla rete ospedaliera di Area Vasta e le sue ricadute sulla rete della ex asl 6



LIVORNO — Tra qualche mese il Consiglio Regionale Toscano approverà la nuova legge istitutiva delle 3 nuove Asl territoriali tra cui quella che interessa l'Area Vasta da Massa Carrara all'Elba passando per la Val di Cornia.

Una profonda riorganizzazione della rete ospedaliera pubblica dalla quale nascerà la Asl Territoriale Nord-Ovest nella quale confluirà anche la nostra Asl 6.
I numeri sono impressionanti: un bilancio di 2.788 milioni di euro, 17306 dipendenti diretti, 4606 posti letto, 180mila ricoveri, 1,5 milioni di giornate di degenza.
Il tutto al servizio di 1,3 milioni di cittadini residenti nei Comuni della nuova azienda.
In questi giorni i Dipartimenti Tecnici della futura Azienda stanno lavorando sulla cosidetta
“programmazione appropriata della rete ospedaliera”; in altre parole stanno decidendo chi farà che cosa e dove.
Per rendere più chiaro il concetto si può dire che:cosa farà il Presidio di Villamarina o quello di Cecina o quello dell'Elba o di Livorno si stà decidendo in questi giorni all'interno di strumenti tecnici (i Dipartimenti) che,pur nel rispetto delle loro competenze professionali,di sicuro non sono organismi a cui i Cittadini che finanziano il Servizio Sanitario abbiamo dato un qualche mandato.
Allora è legittimo porsi,oggi,alcune domande nell'auspicio di suscitare un utile dibattito in ossequio a quel che afferma la legislazione toscana,ovvero: la nuova rete ospedaliera deve essere resa pubblica e condivisa e deve assicurare il ritorno ai Presidi Territoriali delle attività di base (34000 prestazioni) e concentrare negli Ospedali più specialistici le attività complesse(10.000).
Prima domanda: da una lettura dei dati 2014 risulterebbe che di quei 4606 posti letto in realtà ne vengono utilizzati 3300.
Ci sarà modo di vedere e poter discutere sulla riduzione dei posti letto che, come vuole l'attuale legislazione nazionale ,devono essere calibrati su un tasso di occupazione del 90% e non possono essere autorizzate strutture con meno di 18 posti letto?
Oppure ci troveremo dinanzi ad una ricollocazione delle prestazioni in funzione del mantenimento di Posti Letto nelle strutture più grosse a cominciare dall'azienda Ospedaliera che dispone di 1036 posti letto per 64000 ricoveri di cui 9800 di bassa complessità provenienti dalle Aziende di AreaVasta Nord-Ovest.
Si stà parlando di 180 posti letto e del 15% di tutti i ricoveri che devono tornare nei Presidi delle Aziende Territoriali e dunque a Livorno a Cecina a Piombino e all'Elba.
L'Azienda Ospedaliera Pisana ha un bilancio di 495.594.000 milioni di euro e una fetta importante provengono dai Presidi della Asl 6 per circa 50 milioni di euro di cui:
30 milioni da Livorno, 9 milioni da Cecina, 7 milioni da Piombino, 4 Milioni dall'Elba
In questo quadro a che e a chi serve un lavoro che non tenga presente,ad esempio,la nascita di un nuovo ambito territoriale rappresentanto dalla Val di Cecina e dalla Val di Cornia e da un bacino di utenza che si estende a sud con l'Elba ed a nord con l'Alta Val di Cecina oppure un bisogno ed un progetto di ristrutturazione del Presidio di Livorno con le sue potenziali relazioni integrate proprio con l'Azienda Ospedaliera Pisana?
Ed ecco la seconda domanda: i Tecnici che stanno oggi decidendo cosa fare e dove farlo ci forniranno una proposta credibile e temporalmente utile anche su questo importante aspetto di coerenza della rete ospedaliera e delle economia zonali oppure no?
Ci tengo a precisare il mio punto di vista: L'Azienda Ospedaliera Pisana è una risorsa indispensabile per tutta l'Area Nord-Ovest,per la Toscana e l'Italia.
L'eccellenza medica e chirurgica è un dato di fatto ed è un patrimonio dell'intera comunità che va difeso,valorizzato ed ulteriormente sviluppato.
Nell'Area vasta nord ovest il 55% delle prestazioni di eccellenza è in fuga e non viene intercettato dalla nostra Azienda Ospedaliera: questa è la Sua primaria missione e lo farà senz'altro meglio se si spoglia rapidamente delle funzioni di base che non gli competono.
Terza ed ultima domanda: nelle aziende dell'Area Vasta il costo del lavoro diretto rappresenta il 32% del valore della produzione; nell'Azienda Ospedaliera questa percentuale sale di 11 punti percentuali attestandosi al 43%.
Siamo sicuri che questa importante differenza sia giustificata dalla maggiore complessità oppure essa rileva uno squilibrio che deve essere ricondotto dentro parametri coerenti con la rete aziendale di Area Vasta.
Anche su questo punto ci attendiamo risposte urgenti e concrete perchè senza il contributo
professionale che deve provenire dall'Azienda Ospedaliera l'intera rete di Area Vasta non riuscirà a raggiungere i necessari standard qualitativi tali da realizzare nuovi livelli fiduciari con i cittadini.
E' finita l'epoca della competizione e siamo entrati in quella della cooperazione e questo
spiega perchè la Regione Toscana vuole una rete ospedaliera trasparente e condivisa.
Dunque lavorino pure i Tecnici ma nessuno si senta autorizzato a dare per scontato le loro
scelte perchè questa volta non sarà possibile evitare di confrontarsi a tutto tondo.


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