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Attualità venerdì 13 novembre 2015 ore 10:20

Sette punti per l'acqua pubblica

Il Comitato Beni Comuni e il forum toscano Movimenti per l’acqua si riuniscono e tornano a parlare della risorsa idrica fra criticità e prospettive



ROSIGNANO MARITTIMO — Prosegue la battaglia del Comitato Beni Comuni-Val di Cecina, insieme al forum toscano Movimenti per l’acqua, per rendere pubblico il servizio idrico e per ottenere acqua di qualità. Domani, sabato 14 novembre, alle ore 15,30, si terrà al Centro Rodari a Rosignano la riunione del coordinamento toscano dei Movimenti per l’Acqua aperta a tutti.

"L’ultimo report dell’Arpat ha evidenziato un netto peggioramento delle acque superficiali per uso potabile, tanto che il 92 per cento dei punti di prelievo è inserito nella classe peggiore o addirittura in deroga – scrive in una nota il  Comitato Beni Comuni Val di Cecina – A che cosa è servito, dunque, far entrare i privati nella gestione del servizio?" Secondo il Comitato "Solo a privatizzare i profitti, mentre i cittadini hanno in contropartita acqua sempre più scadente e sempre più cara a filiera corta e controllata dal basso".

"La giunta Rossi vorrebbe affidare ad un unico 'super-gestore' tutto il servizio idrico, con una visione industrialista e manageriale dell’acqua, lontanissima dal concetto di 'bene comune' - aggiungono - per questo il forum toscano 'Movimenti per l’Acqua' organizza, insieme ai comitati presenti sul territorio di Asa, il coordinamento regionale nella nostra area per rilanciare la lotta proponendo un proprio programma incentrato su sette punti". "Il primo riguarda le recenti notizie riportate da Fabio Del Nista, in merito ad una trattativa da parte di Acea per l’acquisto delle quote di Iren in Asa - prosegue la nota - quali obiettivi per un tavolo per la ri-pubblicizzazione del servizio e la gestione a livello di bacino idrico. A seguire la scarsità della risorsa e la riduzione delle concessioni di prelievo all’industria pesante, la qualità dell’acqua in Asa e in tutta la Toscana, la rimozione delle tubazioni in amianto, stop a pesticidi e glifosate. Lo scarico dei gestori dei reflui fognari nei corsi di acqua, e le richieste di autorizzazioni in merito La bonifica dei siti inquinati (boro, trielina, arsenico, mercurio) a spese degli inquinatori, l'addebito in bolletta agli utenti degli 'investimenti' tesi a riparare i danni all'acqua da parte dell'industria pesante.il regolamento del servizio idrico in discussione all’Autorità Idrica Toscana, lo stato dell’arte sui rimborsi della depurazione e, infine, le azioni da intraprendere per partite pregresse e spese di mora".


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