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Attualità venerdì 07 ottobre 2016 ore 14:00

Le missioni segrete di Castello Pasquini

Castello Pasquini nel 1945

L’aviazione americana supportava la resistenza dei partigiani. Caduto il vincolo di segretezza, una conferenza racconta le imprese audaci dell'epoca



ROSIGNANO M.MO — Missioni segrete. Agenti infiltrati. Piani dell'aviazione statunitense per supportare la resistenza. Castello Pasquini era il fulcro delle azioni militari durante la seconda guerra mondiale. Se ne parlerà domani, sabato 8 ottobre, alle 17, nella conferenza tenuta da Enrico Barbina intitolata Rosignano 1945: le missioni segrete dell’885 th Squadron dell’United States Army Air Force.

Barbina, ingegnere friulano appassionato di storia contemporanea, da anni si occupa della ricostruzione dei rapporti tra la resistenza italiana e gli alleati durante l’ultima guerra mondiale. Tra questi ha delineato le missioni segrete che avvenivano nei cieli di Rosignano da parte dell’aviazione americana per supportare la resistenza.

La conferenza di sabato pomeriggio permette dunque di conoscere il teatro di guerra allestito sul nostro territorio nel 1945, dove operava l’885° squadrone di bombardieri aerei statunitensi, cui era stata affidato il compito di supportare la resistenza francese, italiana e jugoslava con missioni speciali e infiltrazione di agenti segreti. Lo imprese audaci della squadriglia sono ancora poco note per il vincolo di segretezza con cui operava, venuto meno di recente.

L’accesso agli archivi americani e inglesi ha così permesso a Barbina di ricostruire le vicende dello squadrone 885°, che fornì un contributo decisivo per la sopravvivenza di molte unità partigiane. Nel corso della liberazione dell’Italia la base della squadriglia fu stabilita a Brindisi nel 1944 e a Rosignano nel 1945, dove rimase fino alla fine del conflitto.

Qui dal 20 marzo 1945 operò dalla base aerea situata a Vada tra il torrente Tripesce e lo Stradone della Torre, con la pista parallela allo Stradone Belvedere, da cui partivano le incursioni dei quadrimotori Consolidated B-24 Liberator. Il comandante, colonnello Monro MacCloskey, istituì il quartier generale al Castello Pasquini, e ordinò al contingente di accamparsi nella pineta Marradi. Barbina ripercorre la storia di questo supporto aereo essenziale per la liberazione, mostrando documenti e foto d’epoca.

Introduce Gabriele Milani, appassionato di storia locale e contemporanea, e intervengono Alessandro Franchi, sindaco di Rosignano e Giacomo Luppichini, vicepresidente provinciale Anpi.

L'evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Rosignano Marittimo, in collaborazione con Anpi e Armunia.


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