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Lavoro martedì 19 aprile 2016 ore 17:15

​“Ecomar, in primis la salute dei lavoratori”

Giovanni Golino e a destra la vasca dell'incidente

Cgil chiede un percorso sanitario per i dipendenti. Dopo l'incidente incerti i tempi di riapertura. Il sindaco Franchi: "La Regione deve dirci tutto"



ROSIGNANO M.MO — La Regione Toscana non ha ancora deciso quando i 25 lavoratori di Ecomar, azienda che tratta i rifiuti speciali, potranno tornare alla normale routine. L'azienda di Polveroni al momento è chiusa. La situazione preoccupa sindacati e lavoratori. 

Il segretario generale della funzione pubblica Cgil Giovanni Golino ha però precisato che sì, la ripresa dei lavori è fondamentale, ma che la cosa più importante è la salute dei dipendenti che lunedì 11 aprile si sono trovati a pochi metri dalla vasca dove c'è stata la reazione chimica: "Chiediamo all'azienda una sorveglianza sanitaria, così come si fa con i lavoratori esposti all'amianto. Sembra che non ci siano conseguenze ma vogliamo lo stesso esami periodici per controllare eventuali conseguenze future. I lavoratori devono fare un percorso di verifiche. Teniamo gli occhi aperti. I dipendenti di Ecomar hanno comunque inalato questi gas. All'azienda chiediamo di rispettare le norme di sicurezza".

Sul fronte della riapertura Golino non ha saputo esprimere una data: "Per quello che abbiamo potuto verificare venerdì scorso intorno alle 21 la vasca dove era successo l'incidente è stata svuotata del tutto. Le operazioni di bonifica sono finite. Devono essere fatte delle prove di tenuta della vasca, ci auguriamo venga fatta a breve. Speriamo che la Regione Toscana agisca il più presto possibile ma previsioni di giorni adesso non se ne possono fare".

Per Golino il vero dibattito che rimane aperto sul territorio della Bassa Valdicecina è quello della coesistenza tra insediamenti produttivi e abitazioni: "Chi lavora produce fumi, odori, rifiuti, è fisiologico - ha spiegato il segretario Cgil - anche se mal si concilia coi cittadini. Questa conflittualità rimane aperta e questi episodi fanno emergere tutte le criticità. La nostra posizione però è che industrie e popolazione devono coesistere, la nostra economia e la nostra occupazione è legata all'industria, difatti la crisi industriale l'abbiamo accusata più di altre zone turistiche. Non possiamo rinunciare alle aziende. La Ecomar ha passato anni di ottima salute, negli ultimi invece ha avuto difficoltà ma dal 2013 si è ripresa, investendo a Vada dove sono state fissate sede e uffici che prima erano a Collesalvetti. Qui abbiamo un sito produttivo importante che da 25 posti di lavoro, più l'indotto".

Il sindaco di Rosignano Marittimo Alessandro Franchi ha scritto questa lettera alla Regione Toscana: "In relazione all’incidente avvenuto presso la Società Ecomar nella giornata di lunedì 11 aprile – verificatosi a seguito di operazioni di miscelazione di rifiuti effettuata in una vasca dello stabilimento di Vada, località Polveroni, e che ha comportato la produzione e la parziale fuoriuscita in ampie aree circostanti di acido solfidrico – con la presente sono a chiedere di essere messo a conoscenza di tutti gli accertamenti inerenti le circostanze che hanno provocato tale episodio.

In particolare, ritengo opportuno che vengano attivati tutti i percorsi di verifica ed intervento, anche amministrativo, necessari per evitare il ripetersi delle condizioni che hanno concorso ad esporre ad un potenziale rischio sia i lavoratori che la popolazione circostante, oltre a creare una preoccupazione diffusa sul territorio.

Tale emergenza, pur mantenuta sotto controllo nella sua parte più acuta dal tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco e degli altri enti che hanno verificato con continuità che non vi fossero rischi concreti per l’incolumità della popolazione, risulta peraltro adogginon ancora conclusa.

Per quanto a conoscenza del Comune non vi sono stati episodi di intossicazione nella fase acuta dell’emergenza, ma chiedo se comunque siano ravvisabili altri aspetti sanitari conseguenti all’esposizione -pur a basse dosi- di acido solfidrico.

Auspico pertanto il massimo impegno degli enti preposti affinché siano messe in atto tutte le procedure necessarie per la garanzia attuale e futura dei lavoratori dell’azienda e della salute della popolazione circostante lo stabilimento Ecomar di Vada".


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