Presa la rapinatrice delle poste

CECINA — E' stata arrestata oggi, 30 aprile, dalla Polizia la rapinatrice solitaria ritenuta responsabile della tentata rapina alla Cassa di Risparmio di Castagneto Carducci di via del Mare a Livorno e dell'Ufficio Postale di Marina di Cecina, avvenute nelle scorse settimane. Si tratta di una donna cinquantenne originaria di Cecina ma residente in provincia di Lucca.

La donna ha spiegato di aver messo a segno le rapine poiché stava attraversando dei momenti di difficoltà emotiva ed economica, legati principalmente alla perdita del lavoro, nonché per fornire un aiuto finanziario al figlio. Ecco perché la cinquantenne avrebbe deciso di tentare, dapprima, una rapina presso una Banca di Livorno e, non ottenendo alcun risultato, avrebbe poi deciso di farne un’altra a Cecina.

La donna, S. L. le sue iniziali, è stata arrestata nel corso di un'operazione della polizia di Livorno, in seguito alle indagini della Questura di Livorno (Squadra Mobile e commissariato di Cecina) che sono partite dai suggerimenti dei testimoni della rapina all'Ufficio Postale di Marina di Cecina. Mentre si allontanava velocemente dal luogo del reato a bordo di una vettura, qualcuno fece in tempo a prendere un numero di targa “parziale.” Inoltre, uno dei testimoni ricordava il vistoso colore arancione del giubbino che indossava la donna.
Rintracciata la targa, il proprietario dell'auto, convocato in Questura ha confermato di essere in possesso della macchina usata per la rapina e di non averne subito il furto, dichiarando che si trattava del mezzo normalmente usato da lui e dalla sua convivente. La donna, che corrispondeva alle descrizioni della rapinatrice fornite dai testimoni, appariva la principale indiziata.

Pertanto l'immagine fotografica della convivente è stata confrontata con le immagini del sistema di video sorveglianza interno all’ufficio postale e con le immagini della rapina consumata alla Banca di Credito Cooperativo di Castagneto In particolare, le immagini dell’impianto di video sorveglianza consentivano agli agenti di accertare che era la donna armata di pistola che il 10 marzo scorso entrò all’interno dei locali per consumare la rapina. La perquisizione a casa della donna, a Lucca, ha consentito di ritrovare la pistola usata nelle due rapine: l’arma utilizzata dalla donna per minacciare clienti e dipendenti della banca e dell’ufficio postale rapinati era una pistola giocattolo, sprovvista del tappo rosso. Ritrovati in casa anche i capi di abbigliamento ripresi dalle telecamere.

Dopo la rapina all’ufficio Postale di Marina di Cecina la donna, accortasi di essere stata scoperta e forse anche di essere stata ripresa dalle telecamere, uscì dai locali dell’ufficio postale per non farsi riconoscere indossando il giubbino, poi ritrovato all’interno della sua abitazione, rovesciato mostrando la parte interna con la fodera di colore arancione invece che la parte esterna di colore verde. Per questo motivo, uno dei testimoni, sviando involontariamente le indagini nella loro fase iniziale, descriveva la donna vestita da un giubbino di colore arancione acceso. 

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