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Politica venerdì 23 gennaio 2015 ore 13:04

Il Pd di Castiglioncello contro Franchi

Da Leonardo Conforti, segretario del Partito Democratico della frazione, una dura critica alle scelte dell'amministrazione dalle tasse ad Armunia



ROSIGNANO MARITTIMO — "Si dice che il nostro Comune abbia bisogno di liquidità. Lo si dice quando si decidono le folli aliquote della Tari (111,64 euro per nuclei familiari con un componente, 223,28 con due, 246,17 con tre, 279,38 per 4, 303,52 per 5. Una famiglia con 4 figli paga 498,20 euro. A cui vanno aggiunte altre voci, a partire dal costo per i metri quadri) 'scaricando' il più della colpa sul Governo quando invece ci sarebbe stata la possibilità di essere più morbidi soprattutto in un periodo in cui famiglie e imprese faticano non poco a far quadrare i conti". Queste le parole usate in una nota da Leonardo Conforti segretario del Partito Democratico della sezione di Castiglioncello, frazione del Comune di Rosignano Marittimo.

Dura l'accusa, dunque, alla giunta e al sindaco targato Pd Alessandro Franchi che non si limita solo alle tasse.
"Il problema reale - secondo il segretario - non è solo la dilazione dei pagamenti, ma l'ammontare complessivo degli stessi". Conforti tona poi sulle affermazioni secondo cui "c’è bisogno di liquidità quando si decide di approvare un'aliquota sui servizi indivisibili (Tasi) del 2,5 per mille su gran parte degli immobili, tradotto l'aliquota massima applicabile". "Soldi importanti - spiega - perchè riguarderebbero i servizi comunali come la manutenzione delle strade, il decoro urbano; tutto bello se non avessimo strade colabrodo e un decoro assolutamente insufficiente".

"Non si capiscono però alcune cose: come sia possibile, ad esempio, che a fronte delle poche risorse di cui disponiamo ci si possa ancora permettere di concedere ad Armunia così tanti soldi - aggiunge Conforti - 618mila euro previsti dal bilancio comunale che si sommano ai 350mila euro che Rea ha versato alla stessa Armunia tra il 2013 e il 2014". "Probabilmente, oggi abbiamo anche necessità di far tornare all'ovile parte di questi fondi e, forse, ecco spiegato l'aumento della tassazione sui rifiuti - prosegue - quanto sarebbe bello uno scenario in cui fossero i cittadini ad essere sponsorizzati e non le associazioni milionarie".

"Queste sono scelte politiche precise, valutate probabilmente troppo frettolosamente o avendo poco chiara la situazione economico-sociale del nostro territorio, dove vivono centinaia di cittadini, famiglie, che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena e per questo hanno necessità di rivolgersi al mondo del volontariato per essere aiutati per quanto riguarda i beni di prima necessità - aggiunge - mi chiedo dove sia finita la Politica, la capacità di pensare, discutere e progettare la società del domani sapendo davvero coinvolgere la cittadinanza su questioni concrete come la regolamentazione della Tari".
"Siamo invece al paradosso - conclude Conforti - da una parte si richiede la partecipazione per definire le regole della partecipazione. ma si rimane nel castello quando ci sono da definire proprio le regole riguardanti la Tari".


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