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Attualità sabato 02 maggio 2015 ore 15:39

I 5 Stelle in difesa dell'ospedale

"Siamo fortemente contrari alla politica della riduzione dei posti letto ed al modello di intensità di cure, adottato dalla Regione Toscana"



CECINA — Il Movimento 5 Stelle di Cecina e quello di Rosignano Marittimo convergono nel considerare "l’ospedale di Cecina come un presidio sanitario strategico, per dare una linea di continuità al servizio sanitario del nostro territorio".

"Siamo per la difesa dei presidi ospedalieri periferici e della rete dei servizi assistenziali territoriali - scrivono i consiglieri Farinetti di Cecina e Settino, Becherini e Serretti di Rosignano - e siamo fortemente contrari alla politica della riduzione dei posti letto ed al modello di intensità di cure, adottato dalla Regione Toscana, che prevede il superamento dei reparti differenziati secondo la disciplina specialistica".
Per i 5 Stelle "è necessario che i reparti cardine dell’Ospedale di Cecina siano preservati e potenziati laddove sia accertata una chiara necessità; ad esempio Ortopedia e UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica) sono reparti che devono essere garantiti e potenziati e non distribuiti su più presidi ospedalieri, secondo la recente idea degli ospedali in rete, e non ci deve essere nessuna eliminazione del Centro nascite di Villa Marina a Piombino e dell’Ortopedia chirurgica di Cecina".

"In parte si può intendere lodevole l’impegno, preso dai Comuni serviti dal servizio Ospedaliero di Cecina, di partecipare, insieme ad ASL e Regione, al tavolo di lavoro sulla Sanità - si legge nella nota - ma se è ovviamente necessario essere portatori degli interessi dei locali, tuttavia è indispensabile che le istituzioni non dimentichino che cittadini e dipendenti devono sempre essere coinvolti e ben informati per costituire parte importante nel processo di decisione". Quindi - aggiungono - le consultazioni con i cittadini ed i professionisti, promesse dall'assessore regionale alla sanità, dovranno incidere sulle decisioni finali e non rappresentare uno strumento per fingere democrazia e condivisione"

Il Movimento cita poi l’attuale situazione del Pronto Soccorso: "un servizio essenziale ed indispensabile per garantire la salute del cittadino, ma che ha oramai raggiunto livelli inaccettabili".  "Le file interminabili ed i frequenti disservizi - scrivono . hanno un carattere di quasi quotidianità: spesso il personale è insufficiente per rispondere alla domanda dei malati ed appare evidente, dagli episodi riportati dai giornali negli ultimi tempi, che la situazione è inadeguata a sopperire alle reali necessità del territorio". 

"Medici, infermieri e personale ospedaliero, devono essere garantiti in numero sufficiente per offrire un servizio sanitario pubblico all'altezza delle tasse pagate dai cittadini - prosegue la nota - E’ anche opportuno ricordare che la Corte Costituzionale ha respinto il ricorso della Regione Toscana contro la Finanziaria 2009 che prevedeva la 'soppressione dei consorzi di funzione tra gli enti locali' cioè delle Società della Salute, ribadendo quindi che le Società della Salute devono essere abolite". "Infatti, il Comune di Livorno, guidato dal M5S - scrivono - ha già formalmente avviato lo scioglimento di questa inutile macchina burocratica, adeguandosi di fatto alle disposizioni della Corte Costituzionale, con un conseguente risparmio di denaro pubblico". Per i 5 Stelle di Rosignano e Cecina "sarebbe davvero importante che questo avvenisse anche nel resto della Toscana, non di meno nella Val di Cecina, per passare ad un modello organizzativo migliore e più funzionale per quanto riguarda i servizi socio-sanitari del territorio".

"Ci auguriamo che l’accorpamento delle ASL, tanto auspicato dalla Regione - scrivono i consiglieri - non sia invece un altro stratagemma per andare verso un’insopportabile ulteriore riduzione dei posti letto garantiti e dell’offerta sanitaria, in linea con l’attuale politica Regionale incentrata su tagli a servizi e personale anziché orientata alla riduzione degli sprechi".  "A chi potrebbe porre la domanda su dove trovare i soldi, viene spontaneo rispondere che il buco di 400 milioni di euro della Sanità a Massa, di cui questa Amministrazione Regionale targata PD è stata responsabile, potrebbe fornire un’ottima copertura finanziaria - concludono - per questo attendiamo con ansia di conoscere, dagli organi giudiziari, che fine abbiano fatto questi soldi pubblici".


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