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Cronaca lunedì 13 giugno 2016 ore 10:47
Gli ultimi istanti su quel maledetto aereo
Il sito Congedati Folgore ha riportato la versione di un componente del gruppo: l'apertura accidentale sarebbe stata del paracadute d'emergenza
CECINA — Cos'è successo a bordo del Pilatus, l'aereo che si è schiantato al suolo sabato durante il lancio di 7 paracadutisti? Dopo le ipotesi degli inquirenti dei giorni scorsi arriva la versione di uno dei componenti del gruppo che si è lanciato. La testimonianza è stata diffusa dal sito Congedati Folgore.
"Abbiamo raccolto le versioni dei testimoni oculari e di un componente del gruppo che si è lanciato" scrive il sito, dove si legge che l'apertura accidentale sarebbe stata quella del paracadute d'emergenza e non, come sospettato, della vela principale.
"Il colonello De Matteis - si legge nella testimonianza - una volta alla porta è stato “risucchiato” verso i piani di coda, che ha colpito con il corpo, proprio nella zona della schiena “protetta” dalla vela principale ancora in sede nel pacco, che ha funto da paraurti. L’impatto ha divelto i piani di coda, che sono composti di due alettoni incastrati nella coda".
"Lo stacco di questi ultimi ha consentito alla vela di emergenza di riprendere aria. Era aperta a circa 3mila metri ed ha consentito a De Matteis di atterrare senza grandi danni, anche se ancora svenuto. E’ stato trovato dopo oltre un’ora, in piedi, in stato di forte shock. Non ricorda nulla".
Sul corpo solo contusioni e per fortuna non gravi: "Il vento, fortunatamente diretto verso terra e non verso il mare, lo ha spinto lontanissimo dall’area di atterraggio. La vela principale - dicono i soccorritori - era al suo posto, nel pacco, così come i comandi della emergenza non erano sganciati, quindi non utilizzati".
"All’inizio della autorotazione, i due paracadutisti con mansioni video ed un pilota tandem, col passeggero, sono riusciti ad uscire quasi subito. Il secondo tandem , seduto sul fondo dell’aereo, ha tentato per ben tre volte l’uscita, sempre respinto dalla violenta autorotazione. Con un fortissimo sforzo è riuscito anche lui a gettarsi nel vuoto. - prosegue il racconto - Entrambi i tandem hanno atteso più di qualche secondo per aprire il pilotino stabilizzatore, perchè temevano di essere travolti dall’aereo in caduta, che è passato, fortunatamente, poco lontano da uno di loro.I video, invece, avevano già effettuato una lunga deriva di allontanamento".
"La casualità di apertura “spontanea” di una emergenza è inspiegabile e rarissima - dichiarano sul sito della Folgore - se non impossibile. Si tratta di un equipaggiamento la cui manipolazione è sotto la esclusiva responsabilità di specifiche sale controllate ed autorizzate da Enac".
"La polizia ha sequestrato i materiali - informano infine - ed acquisito la documentazione relativa alla scheda di ripiegamento compilata a cura della sala Enac autorizzata, da consegnare al magistrato".
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