La lotta all'evasione rimpingua le casse

Il sistema integrato di contrasto, progetto realizzato dal Comune è stato inserito tra le buone pratiche della Regione Toscana

CASTAGNETO CARDUCCI — Il comune di Castagneto Carducci a luglio 2014 aveva partecipato al bando della Regione Toscana per il contrasto all’evasione fiscale, risultando ai primi posti della graduatoria, ottenendo un finanziamento di 33.500 euro che è stato utilizzato per l’acquisto di nuovi software e materiale vario per l’incrocio delle banche dati: "Complessivamente - ha affermato l’assessore al bilancio Giorgio Badalassi - da ottobre 2014 ad aprile 2016 sono stati emessi n. 2020 avvisi d’accertamento per un importo accertato di 1.708.932,79 euro dei quali ne sono stati incassati 836.486,19".

Il progetto, finalizzato al recupero dell’evasione/elusione fiscale è stato svolto in stretta collaborazione tra l’Ufficio tributi e la polizia municipale ed in questi giorni è stata presentata la relazione finale alla Regione Toscana, che ha ritenuto di grande interesse il lavoro svolto, tanto da annoverarlo tra “le buone pratiche della Regione Toscana”.
Il progetto ha avuto inizio a ottobre 2014 ed è terminato il 10 aprile 2016, gli obiettivi sono stati il recupero dell’evasione/elusione di tutti i tributi comunali, con particolare attenzione alle residenze false, ai fabbricati con classamento non congruo e all’evasione della Tari.

"C’è molta soddisfazione per i risultati del progetto - ha ripreso Badalassi - soprattutto per il fatto che grazie alla sinergia tra gli uffici preposti è stato possibile portare a regime situazioni di irregolarità. Alcuni dati molto significativi: nel periodo in esame sono state riscontrate 154 residenze false, di queste 55 sono già state oggetto di accertamento che ha comportato un’entrata per recupero evasione di 132.572 euro e una maggiore entrata ordinaria di Imu e Tasi annua di 69.910 euro. Sei immobili di grande pregio sono stati oggetto di rettifica del classamento catastale con un recupero evasione pari a 194.426 euro e una maggiore entrata Imu e Tasi annua di 39.047 euro".

"Il dato più significativo - ha proseguito Badalassi è quello rilevato dal recupero della Tari, infatti, con i nuovi software acquistati con i proventi del progetto, è stato possibile incrociare i dati dell’Ufficio Tributi con quelli del SUAP scoprendo ben 82.000 metri quadri (più di 8 ettari) di superfici non iscritte a ruolo TARI per un importo accertato di 376.277,79 euro".

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